sabato 23 febbraio 2008

MOZIONE - Istituzione di un fondo per finanziare tesi di laurea con oggetto il territorio di Narni

MOZIONE
Al Sindaco del Comune di Narni
All’Assessore alle Politiche Giovanili, alla Scuola e all’Università
Al Presidente del Consiglio del Comune di Narni
Narni, lì 23/02/2008
OGGETTO: istituzione di un fondo per finanziare tesi di laurea con oggetto il territorio di Narni.
E’ compito dell’istituzione pubblica avere come obiettivo principale del diritto allo studio universitario quello di realizzare condizioni favorevoli per il proseguimento degli studi da parte di studenti capaci e meritevoli, in particolare se privi di mezzi. Il percorso universitario rappresenta uno dei momenti più impegnativi nella vita di un giovane studente nonché un impegno economico importante per la famiglia che lo sostiene.Ne consegue che premiare la costanza nello studio deve diventare un obiettivo da perseguire anche a livello amministrativo locale e non solo nazionale. Favorire la crescita culturale di una comunità non solo è un dovere dell’amministrazione che governa la città, ma rappresenta anche una risorsa che permette di individuare le risposte immediate ai problemi che sorgono in un territorio in continuo mutamento a causa soprattutto di un sistema economico e produttivo sempre più dinamico e “dematerializzato”. Dentro questo quadro complesso il riconoscimento pubblico da parte della comunità e delle istituzioni, soprattutto per un Comune delle dimensioni come quelle di Narni, non fa altro che accrescere il senso di appartenenza e favorisce la formazione di una classe dirigente preparate e disposta ad investire nel proprio territorio di origine.
Si impegna pertanto il Sindaco e l’intera Giunta del Comune di Narni
- ad istituire un fondo destinato a finanziare i lavori di tesi dei laureandi narnesi che decidono di elaborare una ricerca con oggetto la città di Narni ;
- a destinare uno spazio nella biblioteca comunale ai lavori in questione;
- ad istituire un momento celebrativo prima di ogni Consiglio Comunale utile in cui si premiano tutti i neo laureati della nostra città.
Alfonso Morelli – Capogruppo PRC-SE

sabato 9 febbraio 2008

MOZIONE - Protocollo per una corretta promozione ed integrazione nel paesaggio degli impianti eolici

MOZIONE
Al Sindaco del Comune di Narni
All’ Assessore all’Urbanistica
All’ Assessore all’Ambiente
Al Presidente del Consiglio del Comune di Narni

Narni, lì 9/2/08
OGGETTO: protocollo per una corretta promozione ed integrazione nel paesaggio degli impianti eolici.

Premesso

che l’utilizzo dell’energia eolica consente di evitare l’immissione in atmosfera delle sostanze inquinanti e dei gas serra prodotti dalle centrali convenzionali. Considerando ciò che emette mediamente una centrale elettrica convenzionale, per kWh prodotto con l’eolico si evitano (Fonte ENEA):
1.000 g/kWh di CO2 (anidride carbonica)
1,4 g/kWh di SO2 (anidride solforosa)
1,9 g/kWh di NOX (ossidi di azoto)


che i moderni aerogeneratori a distanza di 150/180 metri producono un rumore di 45 decibel (equivalente ad una conversazione a bassa voce)

Considerato
che l’Italia, aderendo al protocollo di Kyoto, si è impegnata nei confronti della comunità mondiale a ridurre entro il 2012 del 6,5% le emissioni dei sei principali gas serra rispetto alle emissioni del 1990;
che la regione Umbria, nel piano energetico regionale, prevede per la dorsale appenninica Umbria-Sud 1700 GWh di produzione annua di energia elettrica con una produzione evitata di CO2 pari a 1.700.000 tonnellate annue, di SOx pari a 2.380 tonnellate annue e di SOx pari a 3.230 tonnellate annue;
che la Regione Umbria nel piano regionale energetico si impegna ad autorizzare impianti eolici purchè ricadenti al di fuori delle zone sotto individuate:
1 Parchi nazionali, Parchi interregionali e Parchi regionali;
2. Siti Natura 2000 ovvero siti di interesse comunitario (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.);
3. Aree di elevata diversità floristico-vegetazionale;
4. Aree sottoposte a vincolo paesaggistico individuate ai sensi degli artt. 139 ( lett. “C” e “D”) e 146 (lett. “B”, “I” e “M”) del Decreto Legislativo 29/10/99, n. 490;
che il Comune di Narni nell’estate 2007 ha aderito al progetto “Kyoto club” impegnandosi quindi verso una riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera e per contrastare i cambiamenti climatici;
che il Comune di Narni è interessato ad istallare nel proprio territorio impianti eolici;

Constatato
che l’impatto visivo e paesaggistico è inevitabile in quanto gli aerogeneratori sono visibili in ogni contesto ove vengono inseriti;
che gli effetti sulla fauna sono dovuti ai possibili impatti degli uccelli con il rotore degli impianti;

Impegna

Il Sindaco e la Giunta comunale ad adottare come azione a sostegno dell’eolico:

massima trasparenza ed informazione intorno ai progetti, al territorio ed ai cittadini coinvolti, per mitigare gli impatti ritenuti più importanti negli specifici siti;
a destinare almeno il 50% delle risorse economiche derivanti dall’installazioni delle pale eoliche ai territori circostanti gli impianti sottoforma di agevolazioni fiscali o riduzioni delle imposte;
ad adottare come metodologia di lavoro nel proporre i progetti di impianti eolici il protocollo legambiente – anev (associazione nazionale energia dal vento), ovvero
L'individuazione del sito dovrà avvenire sulla base:
di uno studio delle potenzialità anemologiche locali necessarie alla valutazione della producibilità energetica dell'impianto,
di uno studio che oltre agli impatti dell'opera sull'ambiente evidenzi anche quelli sulla realtà socioeconomica locale;
di uno studio che evidenzi l'impatto visivo sul patrimonio naturale, storico, monumentale e paesistico - ambientale, direttamente interessato, necessario a valutare il grado di integrabilità dell'impianto nel paesaggio. Possibili misure di mitigazione dell'impatto visivo potranno essere l'interramento dei cavidotti a media e bassa tensione, propri dell'impianto e di collegamento alla rete elettrica, una distanza minima dalle abitazioni, la riduzione dell'effetto "selva" dai punti di vista più sensibili, in particolare dai centri abitati limitrofi, l'utilizzo di soluzioni cromatiche particolari.
La presentazione del progetto dovrà essere accompagnata da un atto di impegno al ripristino del sito e relativo piano ambientale, tecnico ed economico.
Dovranno essere definite prioritariamente azioni si informazione e sensibilizzazione per la condivisione del progetto da parte delle popolazioni e delle autorità locali.


In particolare il Comune di Narni si impegna a far rispettare alle aziende presentanti il progetto :
A. Per minimizzare l'impatto sul territorio e sull'ambiente:
L'obiettivo è di controllare e minimizzare attraverso il progetto gli impatti, di far tornare alle attività preesistenti il territorio non occupato dalle macchine, e eventualmente di verificare le forme di fruizione delle aree inserite in contesti panoramici.
Attenzioni progettuali:
Minimizzazione delle modifiche dell'habitat in fase di cantiere e di esercizio, e ripristino della eventuale flora eliminata nel corso dei lavori di costruzione e restituzione alla destinazione originaria delle aree di cantiere;
Attenzione alla stabilità dei pendii evitando pendenze in cui si possono innescare fenomeni di erosione;
Utilizzo dei percorsi di accesso presenti se tecnicamente possibile ed adeguamento dei nuovi eventualmente necessari alle tipologie esistenti se pienamente integrate nel paesaggio;
Aree dove escludere la realizzazione di impianti
Aree di nidificazione di rapaci o uccelli che utilizzano pareti rocciose e a grotte utilizzate da popolazioni di chirotteri.
Aree corridoio per l'avifauna migratoria interessate da flussi costanti nei periodi primaverili e autunnali.
Aree con presenza di alberi ad alto fusto
Zone A di parchi regionali e nazionali
Aree archeologiche
Ambiti con insediamenti ad una distanza inferiore ai 300 metri dagli impianti.
B. Per minimizzare l'impatto visivo e paesaggistico
Obiettivo è di tenere conto nel progetto dell'impatto prodotto dall'impianto, limitando l'interferenza sul contesto e intervenendo in forma consapevole nel modificare una porzione del paesaggio, per quanto possibile arricchendola di un nuovo elemento culturale antropico.
Attenzioni progettuali
Limitare l'interferenza visiva degli impianti considerando i punti di vista prioritari della porzione di territorio da cui l'impianto è chiaramente visibile;
Limitare e impedire l'alterazione del valore panoramico del sito oggetto dell'installazione ossia del quadro dei centri abitati e delle principali emergenze storiche, architettoniche, naturalistiche e dei punti di vista panoramici da cui l'impianto è chiaramente visibile;
Riduzione degli effetti visivi negativi dovuti all'addensamento di impianti dai punti di vista più sensibili, in particolare dai limitrofi centri abitati.
Utilizzo di torri tubolari o eventualmente a traliccio, per questi ultimi deve essere dimostrato, attraverso un apposito studio, la migliore compatibilità paesaggistica rispetto al paesaggio oggetto di intervento.
Utilizzo di soluzioni cromatiche neutre e di vernici antiriflettenti.
Interramento dei cavidotti a media e bassa tensione, propri dell'impianto e di collegamento alla rete elettrica.

C. Documentazione e contenuti di progetto
Per i predetti scopi si concorda che la Società che propone il progetto si impegna a presentare all’Amministrazione Comunale in una fase precedente alla presentazione della domanda per l'avvio dell'iter autorizzativo tutta la documentazione di progetto relativa agli impianti (compresi eventuali vincoli paesaggistici e ambientali, normativa sul rumore, VIA, ecc.).
In particolare la documentazione del progetto definitivo dovrà esplicitamente rispondere a criteri e obblighi previsti nei precedenti punti dell'accordo in merito all'impatto e in particolare chiarire in forma esaustiva:
caratteri del progetto (superfici interessate, interventi, potenza installata) e delle esigenze di utilizzazione del suolo durante le fasi di costruzione e di funzionamento, modalità di allaccio alla rete;
tecnologie e tecniche prescelte, con indicazione dei motivi principali della scelta compiuta dal committente tenendo conto dell'impatto sull'ambiente e paesistico.
caratteri delle aree interessate e del paesaggio (fotografie e simulazioni fotografiche dell'impianto e della visibilità dai centri abitati e dalle aree di maggior rilevanza; ortofotocarta dello stato dei luoghi attuale e previsto dal progetto);
impatto sul patrimonio naturale e storico, la flora e la fauna, sugli aspetti visivi e paesaggistici (Studi di Valutazione di impatto Ambientale e eventualmente Valutazione di Incidenza ambientale);
relazioni tra il progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti, informazioni in merito alla localizzazione di impianti già installati nel territorio entro una distanza che li possa rendere visibili contemporaneamente.


Alfonso Morelli - Capogruppo PRC-SE