martedì 22 settembre 2009

MOZIONE - Adesione del Comune di Narni alla Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza

MOZIONE

Al Sindaco del Comune di Narni

Alla Giunta del Comune di Narni

Al Presidente del Consiglio di Narni

NARNI - 21-09-09

OGGETTO: Adesione del Comune di Narni alla Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza

Le ultime vicende afgane che hanno coinvolto l’Esercito italiano con la drammatica perdita di sei vite umane, senza dimenticare che nel drammatico attentato in totale sono state coinvolte tra morti e feriti oltre 90 persone, dimostrano come sia sempre più urgente avanzare un’azione politica e culturale che affermi con forza il principio dell’articolo 11 della Costituzione Italiana:

“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”

La Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza potrebbe essere una importante occasione per affermare l'universalità di tali principi.
Dal 2 ottobre 2009 al 2 gennaio 2010 si svolgerà la Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza. Questa iniziativa, nata nel 2008 durante il Simposio del Centro Mondiale di Studi Umanisti in Argentina, vuole creare coscienza rispetto alla pericolosa situazione mondiale in cui ci troviamo, caratterizzata dall'alta probabilità di conflitto nucleare, dalla corsa agli armamenti e dalla violenta occupazione militare di territori.
La Marcia Mondiale, che coinvolge 6 Continenti, 90 Paesi, 3000 istituzioni, è un appello a tutte le persone a unire gli sforzi e ad assumersi la responsabilità di cambiare il mondo.
L’obiettivo dell’iniziativa di quest’anno è quello di creare un movimento per evitare la catastrofe nucleare futura e per tale motivo la Marcia chiede ai governi di tutto il mondo:

• il disarmo nucleare a livello mondiale,
• il ritiro immediato delle truppe di invasione dai territori occupati,
• la riduzione progressiva e proporzionale delle armi convenzionali,
• la firma di trattati di non aggressione tra paesi, e la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti.

È urgente creare una coscienza a favore della pace e del disarmo, ma è necessario anche risvegliare la coscienza della nonviolenza, che ci consenta di rifiutare non solo la violenza fisica, ma anche ogni altro tipo di violenza (economica, razziale, psicologica, religiosa, sessuale ecc.).
La proposta degli organizzatori è che la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza diventi anche la più grande marcia mondiale di cui l'umanità abbia avuto notizia. Questa iniziativa promossa dall’Associazione Mondo senza Guerre ha preso corpo con l'adesione di centinaia di organizzazioni nel mondo tra le quali la Croce Rossa, Amnesty International e di personalità nel mondo dell’arte, dello sport e delle scienze, tra gli altri il Premio Nobel per la Letteratura José Saramago, il Premio Nobel per la Pace Desmond Tutu, l'intellettuale Noam Chomsky, il drammaturgo Ariel Dorfmann, la cantante Ana Belén e lo scrittore Eduardo Galeano.

In Italia: le attrici Lella Costa, Claudia Gerini e Ottavia Piccolo, il regista Claudio Fragasso, il Team Manager della Juventus Gianluca Pessotto, il cantautore David Riondino e Alex Zanotelli.

Dal 7 al 12 Novembre del 2009 la marcia Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza percorrerà l’Italia e precisamente l’11 Novembre farà tappa ad Attigliano mentre il 12 Novembre Roma.

Coerentemente al costante impegno dell’amministrazione comunale per la diffusione di una cultura della pace, si chiede al sindaco, alla giunta e a tutto il consiglio di partecipare attivamente all’iniziative e di aderire come istituzione alla movimento della Marcia.

Cons. Alfonso Morelli

Cons. Federico Novelli

martedì 15 settembre 2009

MOZIONE - Per la difesa della libertà di stampa

Mozione


Al Sindaco Del Comune di Narni

Al Presidente del Consiglio del Comune di Narni

OGGETTO : per la difesa della libertà di stampa

Narni lì 14 Settembre 2009

Il Consiglio comunale di Narni

esprime viva preoccupazione per i gravissimi ripetuti attacchi alla libertà di stampa messi in atto dal Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo italiano.

auspica che il Presidente del Consiglio risponda doverosamente alle 10 domande poste dal quotidiano la Repubblica dal 26 giugno 2009, anziché chiedere un milione di euro ai quotidiani che gli hanno rivolto quesiti su questioni che riguardano le scandalose vicende, emerse nel corso di varie indagini da parte della Magistratura;

sottoscrive l’adesione “all’appello in difesa della libertà di stampa” promosso dai giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelski;

invita i cittadini e le cittadine di Narni a partecipare alla Manifestazione Nazionale per la libertà di informazione prevista per Sabato 19 settembre a Roma.

esprime la piena solidarietà ai quotidiani e ai giornalisti che non si piegano come tappeti ai potenti di turno e che nell’esercizio dei propri doveri di informazione e di critica, indispensabili in un Paese democratico, rispettano “il decalogo dei giornalisti” i cui requisiti sono stati stabiliti dalla Corte di Cassazione nel 1984;

da mandato al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale di rappresentare la volontà democratica di Narni e a trasmettere, per quanto di competenza, la presente deliberazione, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti e ai rappresentanti dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e agli organi istituzionali della Regione Umbria e della Provincia di Terni.

Cons. Morelli Alfonso

Cons. Novelli Federico

venerdì 11 settembre 2009

INTERROGAZIONE - Canile di campo forte

AL SIG. SINDACO

ALL’ASSESSORE AI L.L. P.P.

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Oggetto: interrogazione urgente.


Le dichiarazioni rese alla stampa nella scorse settimana dall’assessore Bozza in merito alla vicenda del Canile di campo forte, destano molta preoccupazione.
Apprendiamo non senza stupore dai giornali che l’Amministrazione Comunale si starebbe adoperando per l’acquisto di u terreno nei pressi della Marattana al fine di realizzarvi un canile, che verrà successivamente gestito dall’ENPA di Perugia.
La vicenda appare paradossale. Dal 1997-8 giace inutilizzato nelle casse comunali un contributo di € 150.000 erogato dalla Regione dell’Umbria ai fini della costruzione di un canile.
Finalmente nel 2007, dieci anni dopo, sull’impulso dell’assessorato ai L.L. P.P. , l’Amminisrazione giunse ad una soluzione che, a costo zero, consentiva al Comune di Narni di diventare proprietario di una struttura di altissima qualità, con una capienza di ben 400 posti, del valore stimato di ben € 880.000 Euro: il canile di Campoforte.
La giunta, infatti, aveva deliberato all’unanimità di acquistare la struttura dietro il versamento ai proprietari elusivamente del contributo regionale sopra richiamato, con l’impegno di questi ultimi a gestire il servizio per venticinque anni, alle tariffe bloccate del 2005.
Inspiegabilmente lo scorso 30/3 la Giunta torna sui propri passi, recedendo unilateralmente dall’accordo sottoscritto e deliberato, proponendo ai proprietari l’acquisto della struttura per la somma di € 537.000.
Ne è nato un contenzioso con i proprietari, attuali gestori del servizio, sfociato in giudizio pendente avanti al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria.
Ora, dulcis in fundo, le parole dell’assessore Bozza.
Ci pare che la strada che la strada imboccata sia assai poco vantaggiosa per l’amministrazione.
In tempi assai difficili per i bilanci degli enti locali, la nostra amministrazione passa dalla prospettiva di acquisire a costo zero una struttura di altissima qualità a quella di dover sborsare certamente ben oltre il mezzo milione di euro per una struttura tutta da definire.
Tanto premesso, i consiglieri
INTERROGANO
l’assessore ai L.L. P.P. ed il Sindaco affinché il Consiglio venga informato della politica che l’amministrazione intende adottare in merito a tale vicenda, anche in merito agli eventuali tempi di realizzazione della nuova struttura, al reperimento delle risorse economiche necessarie, alla gestione dei randagi ospitati nella struttura esistente la cui convenzione scadrà nel prossimo mese di giugno.
Narni, 7 settembre 2009
I consiglieri comunali

Federico Novelli Capogruppo Partito Socialista
Alfonso Morelli Movimento per la sinistra

venerdì 4 settembre 2009

MOZIONE - Prevenzione e lotta all'omo-transfobia

MOZIONE

Al Sindaco del Comune di Narni

Alla Giunta del Comune di Narni

Al Consiglio del Comune di Narni

Narni, lì 04/09/09

OGGETTO : prevenzione e la lotta all’omo-transfobia

Premesso che:

* Il Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 ha approvato la risoluzione P6_TA(2006)0018 con cui:
o invita gli Stati membri a condannare con fermezza i discorsi omofobici carichi di odio o le istigazioni all’odio e alla violenza;
o condanna con forza ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale;
o chiede agli Stati membri di adottare qualsiasi misura ritenuta opportuna nella lotta all’omofobia e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale;
o sollecita vivamente gli Stati membri a intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica e anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa;
* Il Parlamento Europeo il 15 giugno 2006 ha approvato la risoluzione P6_TA(2006)0273 con cui invita gli Stati membri a lanciare campagne e progetti in tutti i settori e a tutti i livelli, in particolare nei mezzi d’informazione e nelle scuole, al fine di promuovere la diversità culturale come forma di ricchezza e di dinamismo economico, la parità di genere, la lotta contro la discriminazione, la tolleranza, il dialogo e l’integrazione;
* Il Parlamento Europeo il 26 aprile 2007 ha approvato la risoluzione P6_TA(2007)0167 con cui:
o indice per il 17 maggio la Giornata internazionale contro l’omofobia;
o ribadisce che l’Unione Europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo stato di diritto, l’uguaglianza e la non discriminazione sono fra i valori che più contano;
o chiede la depenalizzazione universale dell’omosessualità;
* La Costituzione della Repubblica Italiana (art. 3) stabilisce che:
o tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
o è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
* La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2, comma 1 recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”
* La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01) all’articolo 1 recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. E all’articolo 21 ribadisce: “E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.

Considerato che:

* Il 17 maggio del 1991 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”.
* Presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è in preparazione la discussione sulla proposta dell’Unione Europea di depenalizzazione universale dell’omosessualità, comprensiva della richiesta di una moratoria delle pene che molte persone nel mondo subiscono a causa della loro omosessualità;
* Presso il Parlamento Europeo è in preparazione una specifica direttiva sulla prevenzione e la lotta all’omofobia;
* Presso la Commissione giustizia della Camera è allo studio un testo unificato per introdurre nel codice penale l’aggravante inerente all’orientamento sessuale della persona offesa dal reato e all’identità di genere e tale norma, se approvata, potrebbe colmare la grave lacuna dell’omissione di qualsiasi forma di protezione contro atti o comportamenti dettati dall’omofobia e dalla transfobia nei delitti motivati dall’odio contro minoranze oggetto di pregiudizi diffusi, poiché alle conseguenze dell’atto delittuoso, si aggiunge infatti un chiaro intento volto a terrorizzare e ad escludere dalla vita sociale un’intera categoria di individui;
* I dati più recenti pubblicati nel rapporto del 2009 dell’Agenzia UE per i diritti fondamentali (che ha sostituito l’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia) dimostrano che l’omofobia è un fenomeno socialmente in piena diffusione nei paesi europei ed in molti casi tollerata se non sostenuta apertamente da esponenti politici ed istituzionali. La situazione appare particolarmente preoccupante rispetto ai crimini di odio a sfondo omofobico, con un particolare riferimento al bullismo nelle scuole e nelle istituzioni educative, luoghi fondamentali di formazione dell’individuo e della cittadinanza. Dallo stesso rapporto emerge anche una preoccupante casistica di molestie a scuola e negli uffici, di aggressioni e licenziamenti ai danni di omosessuali e, più in generale, una difficoltà sempre maggiore per le persone omosessuali o transgender di vivere la propria “quotidianità” senza esser vittime di discriminazioni di vario tipo;
* Una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali, transessuali e transgender come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperte, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;

Tenuto conto che:

* le istituzioni governative italiane non hanno mai definito e promosso specifiche politiche contro le forme di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, transessuali o transgender;
* le difficoltà per le persone omosessuali, transessuali o transgender hanno spesso inizio sin dalla scuola, dove non sempre vi sono insegnanti “preparati a identificare e affrontare questi problemi” e i programmi scolastici tendono a non affrontare l’argomento;
* la lotta all’omofobia e alla transfobia non riguarda solo le persone omosessuali, transessuali o transgender, ma interessa l’autorità pubblica e la volontà collettiva della società;
* esiste una grave mancanza di dati statistici utili al fine di valutare l’efficacia e l’impatto delle politiche legislative, mancanza dovuta in parte al fatto che l’orientamento sessuale è ancora un argomento in emersione, sostanzialmente ignorato dal dibattito pubblico;
* i ripetuti e recenti episodi di violenza e di aggressione omofobica e transfobica dimostrano senza ombra di dubbio e con drammatica evidenza il clima di intolleranza e insicurezza cui è sottoposta l’intera categoria dei cittadini omosessuali, transessuali o transgender.

Tutto ciò premesso e considerato,

Il Consiglio Comunale di NARNI

Plaude e sostiene

l’iniziativa dell’Italia di aderire alla proposta di decriminalizzazione universale dell’omosessualità presso l’Onu, presentata dalla presidenza di turno francese dell’Unione Europea, e accolta da tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea.

Invita il Governo italiano:

* a predisporre una vasta campagna comunicativa e socio-culturale per contrastare il fenomeno dell’omofobia e della transfobia, che preveda iniziative formative nelle scuole, nella pubblica amministrazione, tra le forze dell’ordine nonché nei luoghi di lavoro con specifici programmi di “diversity management”;
* a dotare l’Istat dei fondi necessari per il finanziamento dell’indagine contro le discriminazioni per orientamento sessuale, cancellando il taglio apportato per finanziare l’abolizione dell’Ici;
* a promuovere l’introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado di elementi formativi che conferiscano agli studenti autonomia e capacità d’analisi, nonché spirito critico contro ogni forma di violenza e di discriminazione sessuale, ai fini della promozione di una reale autodeterminazione delle persone e a verificare che le istituzioni scolastiche controllino il materiale scolastico adottato dai docenti affinché non contenga stereotipi sessisti o discriminatori.

Impegna la Giunta comunale:

* ad adottare iniziative utili a far si che la giornata mondiale contro l’omofobia abbia nel Comune di NARNI un’adeguata risonanza e veda il massimo coinvolgimento delle istituzioni comunali;
* a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e transfobica;
* a promuovere, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, perché istituzione deputata all’educazione dei futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative dedicate alla lotta contro le discriminazioni.

I CONSIGLIERI ALFONSO MORELLI e FEDERICO NOVELLI