giovedì 26 novembre 2009

Interrogazione - Commissione Edilizia

Al sindaco

Oggetto: interrogazione urgente.

Da un mese si è chiuso il bando per la composizione della Commissione Architettonica per la Qualità ed il Paesaggio (la nuova commissione edilizia) e inspiegabilmente ancora non si procede al rinnovo della commissione in carica scaduta da oltre due anni.
La vicenda ha del paradossale. Dopo i continui rinvii, la modifica del regolamento edilizio e la sua pubblicazione; l’uscita del bando per la presentazione delle candidature sembrava ormai cosa fatta eppure non si inserisce all’ordine del giorno del Consiglio Comunale la nomina della nuova commissione.
La cosa appare sconcertante se si tiene conto dei motivi ,e sono numerosi,che sono stati alla base della necessità di un suo immediato rinnovamento..
La utenza si domanda a ragione quale possono essere gli ostacoli che si frappongono al rinnovo della commissione edilizia. Molte sono le aspettative da parte di tutti coloro che sono interessati direttamente, tecnici e società del settore, ma soprattutto i singoli cittadini che si aspettano un miglioramento degli iter burocratici e una semplificazione delle pratiche edilizie; in buona sostanza esiste l'esigenza di avere tempi certi per ottenere una risposta alle proprie istanze.
La vera vittima di questa vicenda è la trasparenza, Nonostante il nuovo regolamento varato preveda una composizione della commissione che garantisce la competenza e la professionalità dei membri, fissa chiari criteri di incompatibilità al fine di evitare conflitti di interesse evitando la nomina, come è avvenuto nel recente passato, di professionisti appartenenti allo stesso studio tecnico anche se in rappresentanza di ordini diversi, prevede la rotazione degli incarichi, la pubblicazione delle sedute, la presenza delle associazioni cittadine dei diversamente abili e ambientaliste.
A chi giova mantenere l'esistente? a che fine?
I Consiglieri Comunali
Federico Novelli
Capogruppo PSI
Alfonso Morelli
Movimento per la Sinistra

lunedì 16 novembre 2009

Anch'io sono Peppino Impastato!

MOZIONE



Al Sindaco del Comune di Narni

Alla Giunta del Comune di Narni

Al Presidente del Consiglio di Narni

Al Consiglio del Comune di Narni



Narni, lì 16/11/09


OGGETTO: Anch'io sono Peppino Impastato!



In tutta Italia si stanno moltiplicando iniziative in ricordo di Peppino Impasto dopo che il Sindaco di Ponteranica, in provincia di Bergamo, ha disposto la rimozione dalla biblioteca pubblica della targa celebrativa dedicata a Peppino Impastato, il giovane siciliano ucciso nel 1978 dalla mafia per il suo impegno sociale contro la criminalità e in favore della legalità.


Ritenendo tale gesto sconcertante, provocato da una miope e pericolosa ideologia razzista e localista ispirata da egoismo e indifferenza, tanto più grave in quanto compiuto da un sindaco della Repubblica Italiana dello stesso partito del Ministro degli Interni del Governo;



Essendo profondamente convinto, come del resto ritengo lo sia tutto questo Consiglio Comunale, che negare la memoria di un giovane ucciso dalla mafia non trova alcuna giustificazione e che la storia dell’antimafia e quella delle vittime di mafia appartenga al Paese intero al di là delle appartenenze politiche;



chiede



di dedicare una via, una piazza, un luogo pubblico o un evento del Comune di Narni a Peppino Impastato.

Tale gesto significherebbe mantenere vivo il suo ricordo contro chi cerca di cancellarlo. Ieri come oggi. Significherebbe custodire gelosamente la memoria di chi è stato assassinato dalla mafia e contro di essa si è battuto a viso aperto.

Cons. Alfonso Morelli

lunedì 9 novembre 2009

MOZIONE - RICONOSCIMENTO DELL'ACQUA COME BENE COMUNE E DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO COME SERVIZIO PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA

In questi giorni il Senato ha approvato, con il voto favorevole di PDL e Lega, il decreto legge che obbliga a privatizzare la gestione dei servizi idrici. Le norme approvate in Senato sono molto gravi perché l'obbligo entro 1 anno di affidare a privati la gestione dei servizi pubblici vuol dire espropriare Regioni e Comuni del diritto-dovere di amministrare l'uso dell'acqua nell'interesse delle persone e delle comunità ed apre la strada a un monopolio privato dell'acqua alle multinazionali.

Queste posizioni di contrarietà alle decisioni del governo devono però concretizzarsi con atti chiari soprattutto in quei territori amministrati dal centro sinistra altrimenti rimangono, come purtroppo spesso accade, parole al vento e di fatto la volontà governativa non viene sostanzialmente mai ostacolata.

Per tale motivo propongo un ordine del giorno, presentato già in altri comuni d’Italia, da approvare nel consiglio comunale di Narni con l’auspicio che venga diffuso in tutte le istituzioni dell’Umbria.



MOZIONE



Al Sindaco del Comune di Narni

Alla Giunta del Comune di Narni

Al Presidente del Consiglio Comunale di Narni

Narni lì 09/11/09

OGGETTO: RICONOSCIMENTO DELL'ACQUA COME BENE COMUNE E DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO COME SERVIZIO PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA.

PREMESSO CHE

L'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.

L'acqua costituisce un bene comune dell'umanità, un bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti.

Il diritto all'acqua è un diritto inalienabile: l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico. L'accesso all'acqua, già alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta:

– una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale;

– una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.

SOTTOLINEATO CHE

Su questa base si vuole condividere ed aderire alla proposta di legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, e quindi si ritiene necessario che il Parlamento proceda celermente alla sua discussione e approvazione.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA:

1. a costituzionalizzare il diritto all'acqua, attraverso le seguenti azioni:

• riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il Diritto Umano all'acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

• confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;

• riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d.lgs n. 267/2000;

2. a promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:

• informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;

• contrasto al crescente uso delle acque minerali e promozione dell'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;

• promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con incentivazione dell'uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l'introduzione dell'impianto idrico duale;

• promozione, attraverso l'informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso;

• informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche;

• promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria pertinenza.

3. ad aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” costituitosi di recente nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

sta portando avanti da circa tre anni;

4. a sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:

• sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno;

• propone inoltre di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione

internazionale.

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA altresì

DI DICHIARARE l'acqua:

• un bene comune, essenziale ed insostituibile per la vita di ogni essere vivente;

• un diritto inviolabile, universale, inalienabile ed indivisibile dell’uomo, che si può annoverare fra quelli di riferimento previsti dall’art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana.



DI DICHIARARE il Servizio Idrico Integrato un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini.

DI TRASMETTERE il presente provvedimento all’ATO di appartenenza e a tutti i Sindaci del suo ambito.



Cons. Alfonso Morelli

domenica 8 novembre 2009

Mai più circhi con animali a Narni

Ci rivolgiamo al sindaco di Narni affinché, come sta accadendo in numerose altre città europee,sia negata ai circhi che detengono e sfruttano animali l’autorizzazione a sostare nel nostro territorio e a proporre i loro spettacoli di dubbio livello artistico perché basati su sofferenze e inenarrabili vessazioni. A tale scopo ricordiamo che esiste in merito un’ampia e precisa normativa contro il maltrattamento degli animali, tra cui i decreti ministeriali del 29 ottobre 2007 (GU n. 293 del 18-12-2007) e del 20 novembre 2007 (GU n. 9 del 11-1-2008- Suppl. Ordinario n.7), e che è stata presentata in Parlamento una proposta di legge, firmata da esponenti di tutti gli schieramenti, per abolire il ricorso agli animali negli spettacoli circensi. Non sono pochi i circhi, come il noto du Soleil, che propongono spettacoli interamente basati sulla bravura di giocolieri, clown, equilibristi, cantanti, ballerini, con esibizioni piene di attrattiva. Anche in Italia si stanno muovendo passi importanti in questa direzione già fatta propria da quindici paesi europei. Da alcuni anni, ad esempio, si svolge un Festival del Circo Contemporaneo, senza animali. Una grande affluenza di pubblico dimostra quanto sia giusta la strada intrapresa. Nessuna frusta, nessuna privazione, nessun dolore, nessun animale.

Francesco Pullia
Associazione radicale “Ernesto Rossi” – Terni

Federico Novelli
Capogruppo PSI - Consiglio comunale di Narni

Alfonso Morelli
Consigliere Sinistra e Libertà – Consiglio comunale di Narni

domenica 1 novembre 2009

MOZIONE - Istituzione di una solennità civile per il 18 febbraio, Festa dell’Unità Nazionale

Oggetto: Mozione per l’istituzione di una solennità civile per il 18 febbraio, Festa dell’Unità Nazionale, e per un programma di iniziative per il 150° anniversario del Risorgimento e dell’Unità d’Italia



In tempi nei quali il dibattito politico ha per tema il federalismo con tutti gli annessi di carattere fiscale o amministrativo fino alle varianti estremizzate di carattere retributivo o dei programmi scolastici è necessario tenere sempre presente il valore dell’Unità d’Italia.
Qualsiasi iniziativa pro nord o pro sud non può avere senso se non si inserisce nella cornice dell’Unità, come ben seppero fare i Costituenti e i legislatori della Repubblica Italiana nel secolo scorso. Oggi, nella dimensione europea e di fronte a migrazioni di persone e di culture di vastità sempre più consistente fino ad essere a volte incontenibile specialmente per il nostro paese proteso nel Mediterraneo, occorre essere presenti in un confronto che non può prescindere dalle radici storiche della nostra Nazione e dal processo che ha portato alla sua costruzione ed agli avvenimenti di 150 anni di storia comune.
Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia va quindi vissuto come momento costruttivo, non di celebrazione formale o riservato agli storici di professione. Esso ha valenze attuali di carattere educativo, politico, sociale e culturale; non può quindi passare come una ricorrenza rituale tra l’indifferenza o la distratta attenzione volta all’immediatezza o, peggio, alle battute, purtroppo sempre più frequenti, di una politica di annunci televisivi sempre più spoglia di proiezione ideale e culturale. La politica non può prescindere da un substrato di filoni culturali. L’Italia ha vissuto il suo Risorgimento tra contrasti anche laceranti, ma l’Unità stata conseguita anche sul piano politico. Nel secondo dopoguerra le contrapposizioni ideologiche ed il clima di guerra fredda non hanno impedito il rafforzarsi ed il crescere della nostra Nazione, sotto il profilo sociale, economico e culturale, sulla base unitaria della Costituzione Repubblicana.
Ci sembra molto giusta l’iniziativa della Regione Piemonte di proporre il 18 febbraio, giorno in cui si riunì per la prima volta il Parlamento nazionale, come solennità civile Festa dell’Unità Nazionale. Ci sembra la più importante insieme a quella della ritrovata democrazia.
Propongo pertanto che il Consiglio Comunale adotti una risoluzione in tal senso e la invii al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere e al Capo del Governo.
Non possiamo inoltre essere inattivi sul nostro territorio. Propongo che il Consiglio e affronti questo argomento e, definite linee di indirizzo, solleciti la Giunta ad adottare un programma di iniziative per rendere il 150° dell’Unità d’Italia una ricorrenza concretamente e culturalmente vissuta, specialmente dai giovani. In questo progetto di iniziative andranno impegnati scuole, università, ricercatori, associazioni ed enti locali, in una logica di ricerca sul nostro territorio e di sviluppo delle relazioni che si crearono allora. Fondamentale è altresì, in questa iniziativa, la connessione con il nostro presente e con il mondo, di oggi e del futuro, per far si che il Risorgimento italiano, pur nelle diverse interpretazioni storicamente vagliate e spogliato da ogni retorica retrospettiva, sia vissuto per la sua caratteristica di spinta a creare relazioni umane di profonda solidarietà nel nostro paese ed un sistema mondiale sempre più libero e giusto.

Chiediamo quindi che la presente mozione sia inscritta all’ o.d.g. della prossima seduta del Consiglio Comunale.
Si porgono distinti saluti

Narni, 1/11/2009

I Consiglieri Comunali
Federico NOVELLI – Capogruppo PSI
Alfonso MORELLI - Movimento per la Sinistra

INTERROGAZIONE - Corsi di Laurea Specialistica

INTERROGAZIONE

Narni li 31/10/09

Al Sindaco del Comune di Narni

All'assessore all’Università

Al Presidente del Consiglio del Comune di Narni


OGGETTO: Corsi di Laurea Specialistica

L’istituzione a Narni del corso di laurea in “Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza” ha rappresentato, in particolare per il centro storico, una grande possibilità di rilancio economico.

Per questo avevo accolto con favore le dichiarazioni espresse in Consiglio dal Sindaco che annunciavano, per l’anno accademico 2009/2010, l’istituzione dei corsi di laurea magistrale in “Ricerca sociale per la sicurezza interna ed esterna” ed in “Scienze storiche” .

Eppure ad oggi, sebbene già iniziato l’anno accademico, sembra tuttavia che i due corsi di laurea non siano stati ancora attivati.

Pertanto chiedo al Sindaco ed alla Giunta:

- per quali motivazioni l’Università di Perugia sembra di aver deciso di non attivare i due corsi di Laurea Magistrale;

- se esiste ancora, da parte dell’Università, la volontà di attivare tali Corsi nella nostra città o se la scelta della sede sia ricaduta in altre città.

La presenza o meno del corso di laurea magistrale è di estrema importanza poiché la mancanza di una laurea specialistica in città riduce notevolmente l’attrattiva anche per il corso di laurea triennale già presente in quanto eventuali nuove matricole potrebbero preferire realtà universitarie in cui è possibile svolgere tutti i cinque anni universitari, garantendo così continuità al proprio percorso.

Cons. Alfonso Morelli