INTERROGAZIONE
Al Sindaco del Comune di Narni
Al Presidente del Consiglio del Comune di Narni
Narni, lì 10/02/2009
Un' Area di Intervento di 220.000 mq con Spazi Espositivi e di vendita di 35.000 mq, Spazi ricettivi di 5.000 mq, Spazi ristorazioni di 4.000 mq, Uffici, formazione e foresterie di 2.500 mq, Centro congressi di 1.500 mq, Spazi logistica di 15.000 mq, Spazi ludici per bambini di 700 mq. Rimangono 157.000 mq che per deduzione saranno destinati a parcheggio.
Questo è il progetto dell'Agrivillage, un Centro Espositivo permanente, stile rinascimentale, del Made in Italy alimentare con inaugurazione prevista per Settembre 2010.
Ad oggi la discussione a livello istituzionale è ancora embrionale e le notizie riportate sopra sono state riportate in commissione di recente nonostante fossero presenti da tempo nel sito internet del proponente del progetto ( http://www.globalresol.com/narni_agrivillage.php) . Non è ammissibile però che un intervento del genere con effetti consistenti sul tessuto socio-economico del territorio, la cui inaugurazione è prevista per il 2010, non sia ancora stato reso pubblico ed ampiamente partecipato in tutti i suoi dettagli mentre chi lo propone lo da già per realizzabile.
Tuttavia, premesso che ad oggi non risulta esistere una pianificazione strategica comunale tale per cui è stato elaborato un programma che preveda una sequenza di fasi ben stabilite per il rilancio del commercio, del turismo e del lavoro né risultano essere stati proposti metodi, strumenti, risorse, e obiettivi specifici per gli stessi settori;
SI CHIEDE
- di rendere pubblico il prima possibile il progetto in esame
- di iniziare una discussione approfondita sul progetto nelle dovute sedi istituzionali
- di iniziare un percorso di discussione partecipato come previsto dal protocollo Agenda21
- il parete delle associazioni di categoria soprattutto del commercio, dell'artigianato, del turismo e del lavoro
- la garanzia della provenianza dei fondi di investimento
- il piano industriale della società
- l'impatto ambientale dell'opera
- la quantità e la qualità occupazionale.
CONS. ALFONSO MORELLI
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