Sinistra e Libertà è un soggetto politico nato in poche settimane. Ha avuto un rodaggio repentino e una campagna elettorale difficile. L’ostacolo principale è stato il disinterese del sistema dell’informazione italiano, cosi come l’attitudine dei mass media di far vivere un bipolarismo obbligatorio.
Il risultato elettorale del 3%, però, significa che il cantiere della sinistra cè, è stato inaugurato e non lo chiuderemo più.
Complessivamente si tratta di un dato molto interessante: siamo di fronte al fatto che la camicia di forza del sistema bipolare non regge. L’esito elettorale, inoltre, mette in luce la sofferenza del Pd e segna la prima crepa dell’egemonia berlusconiana.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Nichi Vendola, rilasciate a caldo dopo aver appreso l’ esito elettorale.
Il dato uscito dalle urne per il PDL , esprime la difficoltà di costruire il discorso pubblico sull’occultamento della crisi sociale come conseguenza della crisi economica e fiannziaria. Possiamo allargare questa crepa.
Ciascuna lista di sinsitra che si è presentata a queste elezioni, anche se in forma differenziata, ha guadagnato un risultato elettorale non trascurabile. Questo vuol dire che in Italia esiste la domanda di sinistra e che se l’offerta non fosse stata così frammentata, l’esito elettorale sarbbe stato diverso.
Nel nostro Paese c’è lo spazio per una grande sinistra plurale, piuttosto che per tanti partiti che custodiscono gelosamente il prorio dna. Un partito di Sinistra del XXI secolo deve avere molte voci e molti occhi per interpretare correttamente il cambiamento.
La Sinistra deve pensare alle alleanze con le tante forze della società italiana, deve recuperare quella grande sinistra da lungo tempo delusa e disincantata. Bisogna rendere visibile e aperto il cantiere della grande sinistra italiana per rendere efficace il richiamo all’impegno.
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