Oggetto: Mozione per l’istituzione di una solennità civile per il 18 febbraio, Festa dell’Unità Nazionale, e per un programma di iniziative per il 150° anniversario del Risorgimento e dell’Unità d’Italia
In tempi nei quali il dibattito politico ha per tema il federalismo con tutti gli annessi di carattere fiscale o amministrativo fino alle varianti estremizzate di carattere retributivo o dei programmi scolastici è necessario tenere sempre presente il valore dell’Unità d’Italia.
Qualsiasi iniziativa pro nord o pro sud non può avere senso se non si inserisce nella cornice dell’Unità, come ben seppero fare i Costituenti e i legislatori della Repubblica Italiana nel secolo scorso. Oggi, nella dimensione europea e di fronte a migrazioni di persone e di culture di vastità sempre più consistente fino ad essere a volte incontenibile specialmente per il nostro paese proteso nel Mediterraneo, occorre essere presenti in un confronto che non può prescindere dalle radici storiche della nostra Nazione e dal processo che ha portato alla sua costruzione ed agli avvenimenti di 150 anni di storia comune.
Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia va quindi vissuto come momento costruttivo, non di celebrazione formale o riservato agli storici di professione. Esso ha valenze attuali di carattere educativo, politico, sociale e culturale; non può quindi passare come una ricorrenza rituale tra l’indifferenza o la distratta attenzione volta all’immediatezza o, peggio, alle battute, purtroppo sempre più frequenti, di una politica di annunci televisivi sempre più spoglia di proiezione ideale e culturale. La politica non può prescindere da un substrato di filoni culturali. L’Italia ha vissuto il suo Risorgimento tra contrasti anche laceranti, ma l’Unità stata conseguita anche sul piano politico. Nel secondo dopoguerra le contrapposizioni ideologiche ed il clima di guerra fredda non hanno impedito il rafforzarsi ed il crescere della nostra Nazione, sotto il profilo sociale, economico e culturale, sulla base unitaria della Costituzione Repubblicana.
Ci sembra molto giusta l’iniziativa della Regione Piemonte di proporre il 18 febbraio, giorno in cui si riunì per la prima volta il Parlamento nazionale, come solennità civile Festa dell’Unità Nazionale. Ci sembra la più importante insieme a quella della ritrovata democrazia.
Propongo pertanto che il Consiglio Comunale adotti una risoluzione in tal senso e la invii al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere e al Capo del Governo.
Non possiamo inoltre essere inattivi sul nostro territorio. Propongo che il Consiglio e affronti questo argomento e, definite linee di indirizzo, solleciti la Giunta ad adottare un programma di iniziative per rendere il 150° dell’Unità d’Italia una ricorrenza concretamente e culturalmente vissuta, specialmente dai giovani. In questo progetto di iniziative andranno impegnati scuole, università, ricercatori, associazioni ed enti locali, in una logica di ricerca sul nostro territorio e di sviluppo delle relazioni che si crearono allora. Fondamentale è altresì, in questa iniziativa, la connessione con il nostro presente e con il mondo, di oggi e del futuro, per far si che il Risorgimento italiano, pur nelle diverse interpretazioni storicamente vagliate e spogliato da ogni retorica retrospettiva, sia vissuto per la sua caratteristica di spinta a creare relazioni umane di profonda solidarietà nel nostro paese ed un sistema mondiale sempre più libero e giusto.
Chiediamo quindi che la presente mozione sia inscritta all’ o.d.g. della prossima seduta del Consiglio Comunale.
Si porgono distinti saluti
Narni, 1/11/2009
I Consiglieri Comunali
Federico NOVELLI – Capogruppo PSI
Alfonso MORELLI - Movimento per la Sinistra
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento