domenica 17 gennaio 2010

Comunicato Amianto Ex - Spea

È imbarazzante dover replicare alla Destra Libertaria - PdL (comunicato del 16/01/2010) che ha innescato un'inutile polemica nei mie confronti sulla questione dell’amianto nella Ex-Spea. Polemica scaturita da una mia dichiarazione riportata su una testata locale in modo sintetico e, come normale che accada, l’estrema sintesi non può esprimere mai completamente un pensiero. Imbarazzante anche perché l’esponente della destra dovrebbe sapere che sono membro del comitato scientifico regionale di Legambiente ed opero a stretto contatto con quello nazionale e per cui le posizioni dell’associazione sono naturalmente anche le mie come ho sempre dimostrato in questi due anni e mezzo di consigliatura. Ed all’accusa di leggerezza sul tema sarebbe facile rispondere che l’argomento della contaminazione da amianto si sta strumentalmente utilizzando per beceri scopi elettorali.

A questi livelli mediocri di discussione non ci sono mai caduto e non vorrei mai arrivarci.



Il problema è che come in molte altre occasioni, il luogo principe deputato alla discussione e al dibattito nonché il luogo dove la giunta dovrebbe rispondere agli interrogativi che emergono dalla società, ovvero il Consiglio Comunale, non viene fatto funzionare adeguatamente e molte interrogazioni o mozioni rimangono indiscusse, come nel caso ex-spea.



Ribadisco di affrontare il caso rapidamente e senza perdere tempo, ma con il dovuto equilibrio, evitando ogni forma di eccessivo allarmismo. Esiste un programma di bonifica ministeriale ed inoltre l’ARPA - Umbria sta elaborando la mappatura dell’amianto in Umbria per stabilire le priorità di intervento nonostante l’inefficiente gestione da parte del Ministero dell’Ambiente ed i tagli economici effettuati dal Governo Centrale.

Credo sia opportuno quanto prima programmare una serrata informativa a stretto contatto con ARPA e ASL su come i cittadini devono comportarsi quando hanno a che fare con strutture contaminate da amianto in casa, a scuola o presso i luoghi di lavoro, predisporre un’indagine ambientale, e quindi realizzare e rendere pubblico un piano di gestione e monitoraggio delle aree con presenza di manufatti contaminati da amianto.


Alfonso Morelli

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